frequenti distorsioni alla caviglia

Soffri di frequenti distorsioni alla caviglia?

In ambito muscolo-scheletrico, il termine distorsione definisce principalmente un infortunio legamentoso causato da una forza anormale o eccessiva applicata ad un’articolazione, senza dislocazione o frattura.

Diversi fattori di rischio, sia intrinseci che estrinseci, possono predisporre le persone a sviluppare una distorsione di caviglia, la quale, se non correttamente gestita, può facilmente evolvere in un’instabilità cronica; il fattore di rischio maggiormente riconosciuto in letteratura è l’aver subito una precedente distorsione.

Le distorsioni laterali di caviglia solitamente avvengono a causa di un repentino spostamento del centro di massa della persona, con trasferimento completo del carico su un piede. In questo modo, la caviglia si sbilancia lateralmente mentre il piede rotola verso l’interno.

Dopo aver eseguito l’anamnesi del paziente, con domande sul meccanismo traumatico che ha subito, verrà indagata la presenza di eventuali movimenti che alleviano o peggiorano il sintomo; dopodiché verranno utilizzate le Ottawa Ankle Rules, che rappresentano uno strumento in grado di consigliare una RX alla caviglia o al piede dopo una distorsione a seconda di vari parametri:

  1. Dolore alla palpazione lungo il margine posteriore della tibia (6 cm distali) o sul malleolo mediale;
  2. Dolore alla palpazione lungo il margine posteriore del perone (6 cm distali) o sul malleolo laterale;
  3. Impossibilità di caricare la caviglia subito dopo il trauma o l’incapacità di fare 4 passi quando lo chiediamo al paziente in studio;
  4. Dolore alla palpazione della base del quinto metatarso;
  5. Dolore alla palpazione dell’osso navicolare;
  6. Inabilità di caricare il piede subito dopo il trauma o l’incapacità di fare 4 passi quando lo chiediamo al paziente in studio.

Nei primi giorni subito successivi al trauma si deve attuare il famoso protocollo PEACE AND LOVE:

  • Protect (proteggere),
  • Elevate (elevare),
  • Avoid anti-inflammatory (evitare anti-infiammatori),
  • Compress (comprimere)
  • Educate (educare il paziente).

Una volta superato il periodo iniziale si può cominciare con un approccio più attivo:

  • Load (caricare),
  • Optimism (essere ottimisti),
  • Vascularization (favorire la vascolarizzazione)
  • Exercise (fare esercizio).

In accordo con le Linee Guida Cliniche Pratiche della American Physical Therapy Association, la terapia manuale è raccomandata per la riabilitazione sia nella fase acuta che nella fase di carico progressivo.

I meccanismi attraverso i quali si suppone che funzionino queste tecniche sono di tipo biomeccanico (allungamento/compressione dei tessuti, inducendo cavitazione all’interno dell’articolazione, riducendo ipertonicità/rigidità muscolare) e neurofisiologico, includendo possibili meccanismi mediati a livello spinale e sovraspinale.

Particolarmente d’aiuto, in questi casi, possono essere anche la Laserterapia e la Tecarterapia per ridurre lo stato infiammatorio dei legamenti e drenare il gonfiore.

Categoria: Fisioterapia e Riabilitazione

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