Uno degli errori più comuni è quelli di considerare la nostra persona come un insieme di realtà a sé stanti e separate tra loro. Per cui i disturbi fisici richiedono un trattamento fisico, quelli della mente uno psicologico, quelli alimentari uno nutrizionali. Senza sottovalutare l’importanza delle specializzazioni, soprattutto in ambito medico e scientifico, è essenziale non perdere mai di vista l’aspetto unitario: il corpo umano e tutte le sue interazioni. Un esempio concreto è legato al mal di schiena, un disturbo comune che può avere diverse cause (dagli stress ai traumi passando per gli errori di postura), tra cui i disturbi dell’intestino.
Il legame tra lombalgia e intestino
Il legame esistente tra il mal di schiena e l’intestino si concretizza su più aspetti. Da quello anatomico strutturale, vista anche la loro prossimità e vicinanza, a quello neurologico (intestino e zona lombare condividono una buona parte di vie nervose (sulle quali, tra gli altri, passano anche gli impulsi dolorosi) e connettivo (intestino e colonna lombare condividono diversi muscoli, legamenti e tessuti connettivi).
Ricordiamo poi che tra le funzioni dell’intestino c’è quella di assorbire i nutrienti e di collaborare alla sintesi delle cellule immunitarie. Cosa significa tutto questo? Che l’intestino ha il compito di estrarre i nutrienti dagli alimenti (cibi e liquidi) che si ingeriscono, favorire la digestione e facilitare l’eliminazione dei rifiuti.
Questo significa che infiammazioni o disturbi a carico dell’uno possono influenzare, inevitabilmente, anche l’altro. Inoltre questo legame ribadisce ancora una volta l’importanza dell’alimentazione attraverso la quale ingeriamo i nutrienti tramite i quali rifornire l’organismo delle sostanze necessarie per il suo corretto funzionamento.
Un intestino costretto a digerire eccessive quantità di cibo o alimenti di pessima qualità può essere alla base di una lombalgia cronica. Per questo motivo, come anticipato, si rivela fondamentale prestare grande attenzione all’alimentazione. La dieta finalizzata a ridurre le irritazioni e infiammazioni a carico dell’intestino è quella che, oltre ad alcuni specifici alimenti, deve basarsi su precise buone abitudini.
La principale è quella legata a una masticazione lenta e non frettolosa. Mangiare tranquilli e senza fretta (come spesso accade nelle giornate frenetiche) aiuta a ridurre i problemi intestinali. Di per sé poi non esistono alimenti vietati, ma è l’equilibrio il segreto di un intestino (e di un organismo) in salute. Anche i latticini (salvo casi di intolleranze), i legumi e le spezie possono far parte della propria dieta, purché assunti con moderazione.
Il ruolo della fisioterapia
Oltre a quanto detto si rivela prezioso il ruolo svolto dalla fisioterapia, sia in termini di consulenza che di terapia manuale specifica. La Manipolazione Fasciale, infatti, è in grado di aiutare a risolvere non solo i disturbi muscolo-scheletrici del mal di schiena, ma anche la componente viscero-somatica del dolore. Con il risultato di ridurre l’infiammazione e le tensioni addominali, permettendo di annullare il dolore tipico del mal di schiena e migliorando la funzionalità intestinale.
Presso i nostro Centro è disponibile il servizio dedicato per la corretta gestione della propria nutrizione. Non solo fisioterapia in senso stretto, quindi, ma quell’approccio completo e unitario di cui parlavamo all’inizio grazie al quale fornire a ogni paziente l’assistenza necessaria per la cura di ogni disturbo ma anche la consulenza per prevenirli e impostare uno stile di vita quotidiano all’insegna della salute e del benessere. Prenota ora il tuo appuntamento!