I dolori del corpo sono uno dei problemi maggiori con cui, a tutte le età, ci troviamo a combattere. Se alcuni di essi, specialmente in giovane età e in quella adulta, possono apparire lievi o sopportabili, con il passare del tempo diventano particolarmente fastidiosi e invalidanti. Tra questi dolori merita una trattazione specifica la sacroileite, una condizione molto comune che colpisce l’altezza del bacino e che peggiora con il movimento, quando ci si siede e palpando quella zona.
Cos’è la sacroileite
Propriamente la sacroileite è l’infiammazione che interessa l’articolazione sacro iliaca, ovvero la struttura osteo-articolare che collega l’osso sacro con il bacino. L’infiammazione può colpire una sola delle articolazioni e si parla quindi di sacroileite unilaterale, o entrambe e in questo caso si parla di sacroileite bilaterale.
Cosa causa la sacroileite
La sacroileite ha cause multifattoriale, in quanto l’infiammazione può essere determinata da diverse condizioni. I fenomeni più comuni responsabili di questa condizione sono i traumi, sia diretti che indiretti, che causano un deficit della stabilità dell’articolazione, uno stato infettivo particolarmente importante, patologie reumatiche e, come conseguenza delle modificazioni anatomiche, la gravidanza.
Sintomi e cura
Il principale sintomo della sacroileite, come anticipato, è il dolore che colpisce la zona dell’articolazione e in alcuni casi si estende anche ai distretti limitrofi. Solitamente quando la sacroileite è nella fase iniziale il dolore è percepito solo a seguito della palpazione della zona colpita, quando ci si siede o a seguito di particolari movimenti (stare in piedi per molte ore, fare le scale, saltare, eccetera). Successivamente, quando la sacroileite raggiunge stadi più avanzati, il dolore si percepisce anche quando si cammina, si svolgono le normali attività quotidiane e stando sdraiati a letto (tanto da determinare anche episodi di insonnia). Parallelamente si può riscontrare un rossore nella parte colpita.
La fisioterapia, con tutte le sue tecniche e strumentazioni, è il trattamento migliore, sicuro ed efficace per la cura delle sacroileiti. Nello specifico ci si avvale della terapia manuale con l’obiettivo di ripristinare le eventuali anomalie nei movimenti dell’articolazione e degli esercizi muscolari destinati a rinforzare e allungare i muscoli.
Anche la tecarterapia e la laserterapia ad alta potenza si rivelano particolarmente utili nel trattamento della sacroileite, soprattutto nelle fasi acute di dolore, seguite da esercizi terapeutici posturali.
Nei casi più gravi, può risultare necessario affiancare alla fisioterapia anche un’infiltrazione ecoguidata di cortisonici direttamente all’interno dell’articolazione.
Come per tutte le altre condizioni gestite da un fisioterapista anche per quel che riguarda la sacroileite va previsto un trattamento personalizzato, che può prevedere anche l’attenzione verso la postura assunta durante il giorno e quando si è a letto, così come l’attento controllo dei movimenti svolti durante la giornata (“educazione al paziente”).
Molto molto raramente, si procede con l’unione delle ossa dell’articolazione sacro-iliaca (artrodesi), un intervento molto invasivo e complesso che determina un’alterazione dei meccanismi biomeccanici che interessano l’articolazione.
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