Come suggerisce il nome stesso la coccigodinia è una condizione che interessa il coccige, il piccolo osso alla base inferiore dell’osso sacro che si rivela estremamente importante sia quando si è seduti che quando si è in posizione eretta. L’inclinazione che assume questo osso, infatti, può determinare diversi sintomi tanto che nelle forme più gravi può condizionare le attività della persona affetta da coccigodinia in quanto tenderà a cambiare frequentemente posizione per avere una diminuzione dei sintomi.
Il coccige è un osso particolare in quanto è costituito da 4 vertebre che, a differenza delle altre, sono calcificate tra loro e sprovviste del disco intervertebrale (per questo si parla di false vertebre). Quest’osso di forma triangolare partecipa all’articolazione con l’osso sacro (infatti si parla di articolazione sacro-coccigea) che unisce la parte inferiore dell’osso sacro a quella superiore del coccige. Tra le funzioni del coccige c’è quella di proteggere il canale spinale e sostenere il peso corporeo quando si è seduti. Per le sue funzioni e la sua anatomia il coccige è sede di inserzioni del muscolo grande gluteo, del muscolo pubococcigeo e del muscolo elevatore dell’ano.
Cause e sintomi
La coccigodinia, quindi, è propriamente il dolore che interessa il coccige ed è una condizione che può colpire sia gli uomini che le donne e prevalentemente interessa le donne tra i 35 e i 45 anni. Il dolore dato dalla coccigodinia interessa la base dell’osso sacro e si percepisce specialmente quando si è seduti, quando si cammina e a volte anche durante l’evacuazione o i rapporti sessuali.
Sulle cause non ci sono evidenze mentre ci sono una serie di fattori di rischio che possono provocarne l’insorgenza. Traumi diretti, cadute sul gluteo, problemi posturali, microtraumi ripetuti, condizioni di sovrappeso, patologie reumatiche (come l’artrite) e per le donne il parto possono essere condizioni che favoriscono l’insorgenza della coccigodinia. A volte il dolore tende a espandersi verso la zona dei glutei e può manifestarsi insieme al dolore agli arti, mal di schiena nella zona lombo-sacrale, disturbi intestinali e anomalie nel ciclo mestruale femminile.
Per la diagnosi della coccigodinia lo specialista deve tenere conto di quanto riferitogli dal paziente, della sua condizione specifica e della sua storia clinica in quanto parliamo, come abbiamo visto, di una condizione che non ha una causa nota e sono diversi i fattori che la condizionano. Il principale controllo avviene tramite test clinici di movimento, mentre per quel che riguarda le indagini strumentali ci si può avvalere di una radiografia o una risonanza magnetica per escludere microfratture e, nelle forme più complesse, anche analisi del sangue, TAC e la scintigrafia ossea.
Come togliere l’infiammazione al coccige
La fisioterapia, così come definito da diverse linee guida internazionali, è la soluzione migliore per la gestione della coccigodinia. Questo perché la fisioterapia prevede il ricorso sia a tecniche di terapia manuale (come la Manipolazione Fasciale) che con l’aiuto di mezzi tecnologici (come la magnetoterapia e il laser ad alta potenza) che, combinati tra loro, consentono di offrire una soluzione positiva per il dolore riferito dal paziente. Il percorso terapeutico si conclude sempre con esercizi posturali e di rinforzo della colonna nella nostra Fisiopalestra (fase 3). La coccigodinia è una condizione non comune e ancora più rare sono le forme estremamente gravi che richiedono l’intervento chirurgico per la rimozione del coccige (coccigectomia).
Per tutti coloro che lamentano un dolore nella zona del coccige in posizione seduta o quando sono in piedi il nostro centro è specializzato nel fornire diagnosi, assistenza e definizione di un piano terapeutico personalizzato per la risoluzione del problema. Prenota subito il tuo appuntamento!