Nel grande campo delle cefalee (il comune mal di testa così spesso lamentato) l’emicrania è una delle cosiddette cefalee primarie o idiopatiche, per le quali la causa neurologica non è ancora nota. Si tratta di un fenomeno molto diffuso e sempre più spesso sottostimato, anche per la tendenza a risolverlo autonomamente con il ricorso ai comuni farmaci analgesici. Se apparentemente gli analgesici eliminano i sintomi, in realtà non agiscono sulla causa sottostante andando spesso a peggiorare e addirittura a cronicizzare la condizione, determinando anche una sorta di resistenza e “assuefazione” dell’organismo all’azione di questi farmaci.
Data anche la serietà della condizione (la tendenza a banalizzarla o sottovalutarle è quanto di più sbagliato si possa fare) è importante approfondirla, anche alla luce della sua diffusione.
Cenni utili sull’emicrania
Tra le forme di “mal di testa”, infatti, l’emicrania è una condizione che si manifesta con dolore pulsante o lancinante che generalmente viene percepito da un lato (o entrambi) della testa. Comunemente l’emicrania inizia a manifestarsi in giovane età (a partire dalla pubertà) con una frequenza tale da poter diventare ricorrenti e croniche.
Sebbene non sia del tutto nota la causa che spiega l’insorgenza dell’emicrania è noto il coinvolgimento del sistema nervoso del cervello, tanto che è stata riscontrata la tendenza a essere una condizione ereditaria. Di emicrania, infatti, tendono a soffrire le persone che hanno un sistema nervoso più sensibile nel quale le cellule vengono stimolate più facilmente determinando l’attività elettrica che causa una temporanea alterazione di alcune funzioni cerebrali (equilibrio, vista, linguaggio e coordinazione muscolare).
Propriamente il mal di testa lamentato si manifesta a seguito della stimolazione del trigemino (il 5° nervo cranico) che si occupa di inviare diversi impulsi tra cui quelli del dolore. Durante la stimolazione il trigemino può rilasciare sostanze responsabili di un’infiammazione dei vasi sanguigni del cervello. Tra le sostanze maggiormente responsabili dell’insorgenza dell’emicrania sembrerebbero esserci gli estrogeni, motivo per cui questa forma di cefalea è più comune nelle donne e questo spiegherebbe anche il perché iniziano a manifestarsi con la pubertà.
È importante anche porre l’attenzione su tutti quei comportamenti, abitudini ed elementi che possono condizionare l’insorgenza dell’emicrania. La mancanza di sonno, i cambiamenti metereologici, un’eccessiva stimolazione sensoriale (come quella luminosa), lo stress, la fame e alcuni alimenti (come la caffeina e quelli che contengono nitrati) sono considerati attivatori dell’emicrania.
La fisioterapia contro l’emicrania
Non esiste una procedura o un test diagnostico che consenta di identificare l’emicrania e il medico si basa sulla valutazione del paziente e, laddove necessario, al ricorso alla risonanza magnetica o alla tomografia computerizzata.
Per quel che riguarda il trattamento va detto fin da subito che, come confermato da diversi studi, la fisioterapia è efficace tanto quanto la terapia farmacologica. Con il vantaggio di non essere associata ad alcun tipo di effetto collaterale, abuso, dipendenza o intolleranza. Anche a fronte della causa neurologica legata all’attività del trigemino la fisioterapia, con la terapia manuale di Manipolazione Fasciale, può rivelarsi efficace per ridurre i trigger point e i fattori stressanti che causano o contribuiscono ad aggravare l’emicrania.
È importante precisare che la fisioterapia, come tutte le altre discipline mediche, ha varie declinazioni e specializzazioni e per la gestione delle emicranie è importante ricorrere all’aiuto di un fisioterapista specializzato in cefalee. Questo perché il professionista deve conoscere i vari aspetti neurofisiologici coinvolti nell’emicrania e contestualizzarli nel caso specifico del singolo paziente.
L’aspetto positivo e interessante è che la fisioterapia funziona ed è utile per tutte le forme di mal di testa, emicrania compresa, consentendo di risolverla e gestirla al meglio. Se soffri di mal di testa non ricorrere subito alla compressa di analgesico, ma prendi un appuntamento presso il nostro Centro. Affrontiamo insieme la situazione e troveremo la soluzione al tuo problema offrendoti molti più benefici di quanto immagini e permettendoti di recuperare una qualità della vita degna di questo nome.