Interferenti endocrini

Interferenti endocrini tra tireopatia, diabete e obesità

Gli Interferenti Endocrini sono molecole esogene, ancora oggetto di studio, capaci, e singolarmente e in miscela, capaci di alterare il funzionamento del sistema endocrino di un individuo, fino a determinare effetti dannosi sulla salute di un individuo, di un organismo, della sottopopolazione e della sua progenie.

L’importanza degli interferenti endocrini

Gli Interferenti Endocrini, con un meccanismo che merita ancora e sempre più essere indagato, si legano ai recettori degli ormoni che regolano tutte le funzioni vitali della nostra vita, ovvero mimano questi ormoni o ne impediscono il regolare funzionamento, alterando le funzioni biochimiche, metaboliche, endocrine, che questi ormoni regolano. Gli Interferenti Endocrini, per esempio, si legano ai recettori degli ormoni tiroidei e degli ormoni steroidei.

L’azione degli Interferenti Endocrini, che siano agonisti o antagonisti ai recettori dei diversi ormoni regolatori, può determinare una serie di effetti dannosi, con effetti anche a lungo termine. Gli Interferenti Endocrini AGONISTI ormonali, causano iperstimolazione ormonale (fitoestrogeni e interferenti tiroidei); gli Interferenti Endocrini ANTAGONISTI ormonali, inibiscono l’attivazione ormonale (quelli a effetto antiestrogenico e quelli a effetto antiandrogenico).

Gli Interferenti Endocrini alterano il metabolismo interferendo anche in tutte le fasi di secrezione, trasformazione, trasporto, attivazione, eliminazione degli ormoni stessi, inficiando la fisiologia epatica.

Le conseguenze degli Interferenti Endocrini

Gli Interferenti Endocrini contaminano acque, aria, suolo, catene alimentari e attraverso varie vie facili da intuire, possono causare (sulla base di modelli animali):

  • disfunzioni ormonali (soprattutto della tiroide-tireopatia autoimmune – e dell’ipofisi) – e metaboliche, endometrioscihe;
  • sviluppo puberale precoce;
  • diminuzione della fertilità e problemi di sviluppo sessuale;
  • abortività spontanea, endometriosi, gravidanza extrauterina, parto pre-termine;
  • disordini dello sviluppo del sistema immunitario e disturbi autoimmuni;
  • aumento rischio criptorchidismo e femminilizzazione del sesso maschile (antiandrogeni e xenoestrogeni e numerose altre molecole sotto esame);
  • diabete e alcune forme di obesità (Interferenti endocrini obesogeni);
  • aumento rischio di tumori e malattie cardiovascolari;
  • deficit cognitivi e disturbi comportamentali;
  • patologie neurodegenerative;
  • danni transgenerazionali;

Gli Interferenti Endocrini, circa 600 molecole a oggi sospettate, persistenti nell’ambiente in maniera copiosa, nella misura di 66 sostanze comprovate come dannose all’uomo, derivano da svariate fonti.

Alcuni esempi

Alcuni Interferenti Endocrini:

  • Idrocarburi policiclici aromatici e benzene (affumicature, fumo di sigarette, gas di scarico, incendi boschivi, eccetera);
  • Ftalati (PVC, smalto per unghie, adesivi, vernici);
  • Diossina (combustione rifiuti, soprattutto plastici; contaminazione pesce, latte e derivati);
  • Perfluorato (pellami e fibre tessili, carta e plastiche e casalinghi, cosmetici);
  • Acido perfluoroctanico (teflon, pentole e padelle antiaderenti);
  • Bisfenolo A (otturazioni dentarie, rivestimenti lattine per alimenti, bottiglie, giocattoli eccetera;
  • Octilfenolo e nonifenolo (riscontrati in alcuni pesci sgombro sarago pannocchia acciuga triglia tonno polpo; nei detersivi per fibre tessili, cosmetici, eccetera);
  • Alchilfenoli (shampoo, spermicidi, detergenti e cosmetici; prodotti ortofrutticoli, plastiche e pellicole di confezionamento);
  • Tributiltina (pesticidi, conservanti per il legno e per i tessuti);
  • Dietilesiftalato (cartoni per asporto delle pizze);
  • Genisteina (a contrastare gli effetti della menopausa, da legumi, trifoglio rosso, finocchio, cereali integrali).

Quello degli Interferenti Endocrini è un argomento delicato e importante, tutelato da regolamento legislativo e criteri identificativi, nonché norme e modelli di controllo comunitario.

Buona norma adottare una serie di accorgimenti e scelte di stile di vita, consapevoli dell’importanza di ridurre al massimo l’effetto cumulativo di più Interferenti Endocrini, il cui effetto si riscontra non tanto come sintomo acuto ma come somma e conseguenze su lungo termine.

Categoria: Nutrizione

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