Celiachia

La Celiachia: cause, sintemi e trattamento

La Celiachia o enteropatia da Glutine, è una sindrome determinata dal Glutine, una ”colla” proteica che crea una lesione della mucosa dell’intestino tenue. Il Glutine è presente in alcuni cereali come il grano, l’orzo, la segale, l’avena e il farro; mentre manca nel miglio, nel mais, nel riso e nei “finti” cereali come la quinoa e il grano saraceno teff.

La reazione “avversa” al Glutine derivante dalla Gliadina del grano, può manifestarsi sin dalla tenera età, con l’introduzione del grano nell’alimentazione del bambino in età pediatrica, o in tarda età, come accade in alcune popolazioni. La Celiachia è molto diffusa nelle popolazioni nord-europee e mediterranee, rara in quelle orientali.

Le cause della Celiachia

A scatenare la patologia da intolleranza al Glutine è il contatto diretto della molecola del Glutine con la mucosa intestinale, da cui una risposta infiammatoria, mediata da diversi tipi di cellule, con una velocità di degenerazione variabile.

Tutto l’esercito di linfociti reattivi amplifica l’infiammazione scatenata dal Glutine, fino a perdere i cosiddetti villi intestinali dell’intestino, e così definire uno stato di malattia cronica.

La superficie totale dell’intestino può essere danneggiata, compromessa, e la quantità di enzimi digestivi ridotta così tanto da assistere a:

  • maldigestione (anche insufficienza pancreatica secondaria)
  • malassorbimento dei nutrienti ingeriti

La Celiachia è una malattia caratterizzata da una importante componente genetica, presente in più componenti di una famiglia. La ricerca di altri membri, “potenzialmente” celiaci, della stessa famiglia di un celiaco, avviene con la ricerca dei cosiddetti marcatori di istocompatibilità.

Alla componente genetica, si sommano altri fattori, i fattori ambientali:

  • allattamento al seno materno (se presente, protegge dall’insorgenza dell’intolleranza al glutine);
  • alimentazione ricca di glutine( se presente sin dall’infanzia, concorre all’insorgenza della malattia);
  • infezione virale da adenovirus (tipo 12)/( che con la sequenza di amminoacidi presente anche nella gliadina, da cui il glutine, concorre all’insorgenza della malattia).

Come riconoscere la Celiachia

I segni clinici della intolleranza al Glutine, sono tanto più gravi e invalidanti, quanto più tardi viene diagnosticata la Celiachia. I segni clinici sono:

Rischi e conseguenze

Le conseguenze della Celiachia, non trattata, sono anche extra-intestinali, a causa del malassorbimento:

  • anemia refrattaria;
  • amenorrea;
  • sintomi neurologici;
  • linfomi e carcinomi cellulari squamose;

In presenza di anomalie cellulari rivelate dalla biopsia intestinale e in assenza di segni clinici, possibile indirizzare già verso una dieta alimentare aglutinata. È importante sottolineare che alla Celiachia si associano, di frequente, altre patologie, per esempio:

  • diabete mellito tipo 1;
  • carenza di immunoglobuline selettive IgA;
  • dermatite erpetiforme;
  • malattie della tiroide;
  • retto-colite ulcerosa.

Il ruolo del Medico di base, del Biologo Nutrizionista, dello Specialista, diviene, in sinergia, determinante per la presa in carico del paziente celiaco, in tutti gli stadi della malattia, dall’iter diagnostico alla cura e al trattamento nutrizionale.

Diagnosi e trattamento

La diagnosi della Celiachia si basa su:

  • anamnesi accurata;
  • esami clinici inerenti il malassorbimento di diversi nutrienti;
  • biopsia intestinale che permette di osservare da vicino i danni anatomo-patologici, le lesioni cellulari, della stessa infiammazione intestinale, causata dal Glutine: la biopsia intestinale (*) è lo strumento esclusivo e definitivo per confermare la diagnosi.

La terapia per il Celiaco consiste in primis, nella Dieta aglutinata a vita. Togliendo il Glutine, i segni clinici risolvono velocemente, mentre le ”ferite” della mucosa intestinale risolvono dopo diversi mesi, e spesso con ulteriori e periodici controlli, compreso una nuova biopsia (*).

Utile anche il dosaggio degli anticorpi sierici, specifici della Celiachia, come per esempio, gli anticorpi anti-peptidi deaminati della Gliadina,gli anticorpi anti-transglutaminasi.

Il ruolo del Biologo Nutrizionista nella Enteropatia da Glutine, Sindrome appunto, si esplica su più fronti, a sostegno del paziente celiaco. In modo particolare il suo contributo è fondamentale per:

  • terapia alimentare, dieta aglutinata a vita;
  • sensibilizzare alla costante attenzione alle possibili contaminazioni, da evitare assolutamente, data la suscettibilità soggettiva ;
  • motivare ad aderire, comprendere, perseverare nella dieta aglutinata a vita: unica via per ridurre le complicanze irreversibili della celiachia;
  • sensibilizzare ad una attenzione costante verso i “cibi lavorati”, spesso contenenti Glutine;
  • monitorare i segni clinici e rimandare allo Specialista e la medico di base;
  • supplementare le carenze nutrizionali a cui il celiaco va incontro.

Se soffri di Celiachia o sospetti un disturbo di questo tipo, puoi rivolgerti ai nostri professionisti specializzati in nutrizione e psiconutrizione.

Categoria: Nutrizione

Potrebbe interessarti anche…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Compila questo campo
Compila questo campo
Inserisci un indirizzo email valido.
Devi accettare i termini per procedere