Negli ultimi anni è aumentata l’attenzione verso la cervicalgia, ovvero quella condizione che comunemente viene definita come “dolori al collo” o “dolori cervicali”. Tale maggiore interesse nasce da un dato abbastanza chiaro: questi sono disturbi che interessano una sempre maggiore quantità di persone creando non solo fastidi, ma vere e proprie condizioni invalidanti.
Non a caso abbiamo più volte approfondito l’argomento dei disturbi associati alla cervicale parlando della cervicobrachialgia, dell’ernia cervicale, delle vertigini di origine cervicale, della nausea da cervicale e dell’artrosi cervicale; proprio a dimostrazione di come questa zona sia delicata ed estremamente cruciale per la salute dell’intero organismo.
E se vi dicessimo che tra le forme di cervicalgia ce n’è una causata principalmente dallo stress?
È il caso della cervicalgia miotensiva, nota appunto anche come cervicalgia da stress, una delle principali cause di dolore alla zona cervicale.
Cosa provoca cervicalgia?
Parliamo propriamente di una prolungata tensione muscolare che può essere provocata da disfunzioni dei tessuti muscolari. Tra le cause principali di questo disturbo particolarmente doloroso troviamo lo stress psicologico ed emotivo, le abitudini posturali scorrette e mantenute per un periodo di tempo prolungato e i traumi come il colpo di frusta.
Quali sono i sintomi della cervicalgia?
Nella cervicalgia miotensiva il dolore caratteristico è di tipo oppressivo, descritto frequentemente come la percezione di avere un peso sulle spalle. È un dolore che si può manifestare anche nella zona laterale e posteriore del cuoio capelluto che può evolvere in vere e proprie cefalee, soprattutto nella parte posteriore, ma che possono interessare anche la zona frontale.
Come sconfiggere la cervicalgia?
La diagnosi per riconoscere la cervicalgia miotensiva è condotta mediante semplice esame fisico (visita di valutazione) e sull’anamnesi riferita dal paziente. La terapia è prettamente fisioterapica e l’utilizzo di farmaci (antinfiammatori o analgesici) dipende dalla valutazione medica e dall’entità del dolore, ma poco efficace se non nelle ore immediatamente successive alla sua assunzione. Il fisioterapista, dopo un’accurata visita di valutazione, prepara un percorso terapeutico specifico in grado di risolvere completamente la cervicalgia miotensiva e, per ogni persona, andrà a lavorare sui muscoli più contratti tramite:
- terapie fisiche come la tecarterapia in fase acuta, per decontrarre e vascolarizzare maggiormente la zona sofferente;
- massaggi e manipolazioni specifiche detensionanti;
- esercizi specifici di rieducazione funzionale, posturali e di rinforzo muscolare del collo e delle scapole.
Tra gli esercizi più indicati per la risoluzione della cervicalgia miotensiva è utile partire da quello che prevede di inclinare lentamente la testa prima da un lato e poi dall’altro. A ogni movimento, da eseguire respirando profondamente, si percepirà l’allungamento dei muscoli.
Il secondo esercizio utile a questo scopo è quello che prevede di posizionare le mani dietro la nuca e spingare la testa in avanti e verso il basso. Si percepirà chiaramente una tensione per poi esercitare una trazione laterale, prima da un lato e poi dall’altro, utilizzando una mano e tenendo ferme le spalle.
L’importanza della prevenzione
Trattandosi di una condizione frutto prevalentemente di stress è possibile investire sulla prevenzione. Ancor più che per la cura della cervicalgia miotensiva il ruolo del fisioterapista si rivela fondamentale e indispensabile anche per prevenire i dolori al collo. Egli, infatti, tramite un serie di consigli su movimenti ed esercizi terapeutici specifici alle proprie attività professionali e abitudini quotidiane, fornirà le indicazioni necessarie per assumere una postura corretta e aiutare a rilassarsi e scaricare le tensioni. Sarà fondamentale anche lavorare sul nostro principale muscolo della respirazione, il diaframma, sia manualmente che attraverso esercizi specifici: questo ridurrà stress e tensioni, riducendo in maniera importante il rischio di recidive future.
È inoltre necessario ribadire come la prevenzione dei disturbi cervicali (e non solo) passa anche da una corretta alimentazione e dal seguire un adeguato stile di vita, inteso sia come sane abitudini che come l’educazione all’assunzione di posizioni corrette e a come comportarsi in caso di traumi o problemi improvvisi.
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